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Testimoni di Geova famosi - INTRODUZIONE ed ELENCO

Perché questa lista?  Elementare gossip da rotocalco? Un bacheca di trofei da esibire all'ammirazione dei curiosi? No.   L'...

martedì 24 aprile 2018

67) Fred Heron (1944-2010)



pseudonimo di Frederick Roger Heron 

indice di notorietà: ** 

paese: USA 

giocatore di football 

Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? NO 

La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (Svegliatevi! 8/5/77 14-17Svegliatevi! 22/8/91 6) 
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Selezionato personalmente dal mitico coach Vince Lombardi, ha giocato per 7 anni nella NFL, squadra dei St. Louis Cardinals. Un serio infortunio alla schiena e l’incontro con i testimoni di Geova, datato 1970, lo indussero a riconsiderare la violenza di questo sport, e nel 1972, lo stesso anno del suo battesimo insieme alla moglie, lasciò il football americano. 



Articolo di recordnet.com redatto in occasione della morte di Heron (2010), definito ‘gigante buono’. Si parla della sua conversione come testimone di Geova. 

www.recordnet.com/apps/pbcs.dll/article?AID=/20110114/A_SPORTS/1... 


Fred Heron ha raccontato la sua esperienza (in forma anonima, come d’uso a quei tempi) nella Svegliatevi! dell’8/5/1977, pagine 14-17. Il racconto è, a tratti, sconcertante (quanto illuminante) nelle descrizioni. 

Una quindicina d’anni più tardi Svegliatevi! (numero del 22/8/91, a pag. 6) ha riportato un ulteriore, breve contributo di Heron tratto dalla precedente esperienza: 


Fred Heron, un difensore della squadra di football di St. Louis, ha narrato: “Gli allenatori ci dissero che il quarterback dei Cleveland Browns aveva dei problemi al collo. Mi dissero che se ne avessi avuto l’occasione avrei dovuto fare in modo che non potesse continuare a giocare. Così durante la partita ruppi la linea, superai il centro e la guardia e me lo trovai davanti. Gli misi un braccio attorno al collo cercando di tirarlo per la testa e lui perse il controllo della palla, lasciandola cadere. I compagni di squadra si congratularono con me. Ma io guardavo il quarterback a terra: si vedeva che soffriva per il dolore. All’improvviso pensai fra me: ‘Sono forse diventato una bestia? Questo è un gioco, ma io sto cercando di menomare qualcuno’”. Nonostante ciò Heron riferisce: “Fui salutato dalla folla con un’ovazione”.