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lunedì 11 giugno 2018

20) Franck Mannino (1922-2016)



pseudonimo di Francesco Mannino 

indice di notorietà: ** 

paese: Italia 


ex-bandito
sodale di Salvatore Giuliano
 

Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? non applicabile 

La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (Svegliatevi! 22/6/1996 18-23) 
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Benché il famigerato bandito Salvatore Giuliano (1922-1950) fosse ritenuto responsabile nella sua breve esistenza di oltre 400 omicidi, il suo nome rimarrà per sempre legato alla strage di Portella della Ginestra, avvenuta il primo maggio del 1947. Circa duemila persone, radunate nella località palermitana per festeggiare la vittoria della coalizione social-comunista alle elezioni per l'Assemblea Regionale Siciliana, furono fatte bersaglio di raffiche di mitra dal vicino monte Pelavet, che costarono la vita a 11 persone (inclusi un bambino di soli 8 anni e altri tre minorenni) ed il ferimento di una trentina. Giuliano era già morto (in circostanze mai chiarite) quando iniziò il processo a carico della sua banda, nel 1950, che si sarebbe concluso con la pena dell'ergastolo per tutti i suoi componenti; in particolare per suo cugino e suo braccio destro Gaspare Pisciotta, che si attribuì falsamente la colpa dell'uccisione di Giuliano e che sarebbe stato a sua volta assassinato nel carcere dell'Ucciardone; e per un altro dei suoi principali collaboratori, Franck Mannino, addetto ai sequestri di persona e condannato a due ergastoli, benché abbia sempre rivendicato la propria innocenza rispetto ai fatti di Portella, e proclamato di non aver ucciso personalmente mai nessuno. 

Una rara immagine di Salvatore Giuliano (a destra) con Gaspare Pisciotta. 


Tuttora la vera natura dell'eccidio di Portella è oggetto di dibattiti: si va dall'atto terroristico autonomo, ispirato all'ideologia separatista (Giuliano era membro dell'EVIS, l'Esercito Volontario per l'Indipendenza Siciliana), a varie tesi di corresponsabilità politiche sia nazionali che internazionali, che vedono fra l'altro un ruolo attivo dei servizi segreti USA. 

Franck Mannino (al centro nella foto) con gli altri imputati 
al processo di Viterbo per la strage di Portella della Ginestra (1950-51). 


Ex idraulico e figlio di un carabiniere, sposato e padre di tre figli, Franck Mannino aveva aderito alla causa di Giuliano perché sognava come lui l’autonomia della Sicilia dall’Italia e l’annessione dell'isola agli USA. Di sentimenti religiosi, iniziò a leggere la Bibbia in carcere a Palermo, e poi sull'isola d'Elba, dove si battezzò nel 1958. Fu trasferito a Fossombrone (Pesaro) e quindi nel reclusorio di Terra Murata a Procida (isola del golfo di Napoli); nel 1978 la buona condotta ne determinò la scarcerazione e Mannino si stabilì a Genova, dove fu nominato anziano e pioniere regolare, e dove rimase fino alla morte, avvenuta a 94 anni, nel 2016: era l'ultimo testimone vivente delle sanguinose vicende della sua epoca. 
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Franck Mannino ha raccontato la sua esperienza nella Svegliatevi! del 22/6/96, pagg. 18-23


Nel 1962 Francesco Rosi, uno dei massimi cineasti italiani, ha girato Salvatore Giuliano, un capolavoro del cinema mondiale. Fra i personaggi della storia vi era Franck Mannino, interpretato dall'attore non professionista Cosimo Torino. 


Video. Il trailer del film Salvatore Giuliano.

ù
Mannino è stato intervistato dalla stampa innumerevoli volte. Nella seguente intervista, rilasciata poche settimane prima della sua morte ("Da fuorilegge a uomo di Dio. La storia di Franck Mannino, l’ultimo uomo della banda Giuliano"), parla della sua fede. 

www.newtuscia.it/2016/09/20/fuorilegge-uomo-dio-la-storia-franck-mannino-lultimo-uomo-della-banda-g...