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Testimoni di Geova famosi - INTRODUZIONE ed ELENCO

Perché questa lista?  Elementare gossip da rotocalco? Un bacheca di trofei da esibire all'ammirazione dei curiosi? No.   L'...

mercoledì 2 maggio 2018

59) Steno Sari (vivente)



indice di notorietà: * 

paese: Italia 

giornalista 

Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI 

La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO 
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Articolista esperto e stimato per giornali di tiratura nazionale. Ha lavorato per Libero e Il Giornale. Sul Web è sufficiente digitare il suo nome per tirare giù una infinità di articoli di stampa, oltre a resoconti di convegni nel quale il dott. Sari (che è laureato in sociologia) ha conferito sui più svariati argomenti. 

Steno Sari al convegno I Dimenticati dell'Olocausto, tenuto nel 2001 alla Bocconi. 
Fra gli altri conferenzieri, Livia Pomodoro (già presidente del Tribunale per i minorenni di Milano). 




Molti dei suoi servizi hanno per oggetto i testimoni di Geova. Proponiamo un solo esempio, che merita decisamente la lettura: è dedicato alla povera Desirée Piovanelli, quattordicenne figlia di Testimoni, violentata e assassinata nel 2002 in una cascina del bresciano da Giovanni Erra e altri tre balordi (link)

Libero, domenica 13 ottobre 2002

La bellezza di Desirée e la malvagità del branco


Fra le cose che accrescono la gioia di vivere c'è la bellezza. E vi sono varie specie di bellezza. C'è quella che stimola i sensi e quella che stimola l'intelletto. C'è poi la bellezza morale che influisce sulla parte migliore di noi, la nostra coscienza e i nostri ideali.

La bellezza di Desirée, dolce e generosa, a cui bastava poco per essere felice: una pizza con gli amici, un gelato alla domenica pomeriggio. E' stata adescata diabolicamente, amava i gattini e la sua ingenuità le è stata fatale. Un suo compagno ha detto che "in un mondo malvagio è stata recisa una rosa bianca che ritornerà in un mondo migliore".

La bellezza dei genitori di Desirée, testimoni di Geova, affranti ma composti. Ricordano la figlia senza lanciare anatemi e difendono la sua memoria con forza d'animo, senza livore né odio verso chicchessia. Il padre che predicando la sua fede ha sicuramente preso tante porte in faccia, di rivolge ai genitori di Nicola e dice: "Se volete venire la porta è ancora aperta. Nessuno è mai stato mandato via da casa mia e mai succederà". Non è da tutti e mi sentirei onorato di conoscerli di persona. Sono genitori speciali e avevano una figlia speciale che ha difeso la sua verginità a costo della vita. Scrive Renato Farina che di fronte a questo dovremmo inchinarci perché Desirée "Non ha buttato via la vita facendosela rubare, è come se l'avesse resa intangibile e più viva di prima...facile da distruggere, inerme, eppure impagabile, in fondo vincitrice".

La bellezza di una comunità cristiana "diversa" per la sua rigorosità, eppure capace di dare identità e senso di aggregazione proclamando la prossima fine della malvagità con la speranza del Regno di Dio. Una congregazione troppo spesso avversata dal pregiudizio della gente ed etichettata sprezzantemente come "setta". I Testimoni hanno dato una lezione di stile e dignità, stringendosi all'unisono intorno ai familiari, senza fanatismi e isterie, senza strumentalizzazioni.

Dall'altra parte la malvagità del branco, formato da giovani "normali" che hanno fatto scempio del corpo di Desirée. Nonostante ciò alcuni fanno fatica a descriverli per quello che sono: assassini. Alberoni in Tv ha parlato dei "Malvagi che uccidono i buoni". Secondo la sua chiave di lettura: "Questa ragazza testimone di Geova, molto pulita, probabilmente a loro appariva altezzosa, bella. Passava e non andava a giocare con loro, non stava con loro. Era desiderata, invidiata e odiata. Proprio perché bella, perché non stava con loro, perché superiore a loro, con un tipo di moralità diversa. Questo produceva l'odio e se volete il desiderio che li ha portati a volerla umiliare, a volerla stuprare...".

Tutta l'Italia ha seguito la vicenda con grande emozione, mista a un senso d'impotenza e d'angoscia. Inorridito da tanta brutalità mi sono commosso e ho pianto pensando a mia figlia più o meno della stessa età. Fa il ginnasio, ama la vita e la compagnia dei giovani. ha la stessa spensieratezza di Desirée. Mio Dio, fa che mia figlia sia bella dentro come Desirée...

Di fronte alla deriva nichilista dei nostri tempi, inchiniamoci con rispetto di fronte a questa ragazzina quattordicenne capace di opporsi alla violenza dei vili con la stessa fede dei Testimoni che nel passato non si inchinarono né a Hitler né a Stalin e per questo furono martirizzati.

Steno Sari